Sgombro

Lo sgombro è un pesce azzurro molto saporito e nutriente, pescato nelle stagioni più fredde nel mare delle Isole Eolie.
A occuparsi della pesca è la Futura Prima, che parte alla ricerca dello “stummu ucchiutu” – lo “sgombro dagli occhi grandi” – più morbido al palato e più grasso.

Più Sgombro,
più gusto

La lavorazione dello sgombro
Da quando gli sgombri vengono pescati al momento in cui entrano nello stabilimento di Porto Palo di Capo Passero passano meno di 24 ore a una temperatura di 4 gradi. Qui vengono “scapuzzati”, eliminando in un solo colpo la testa e le budella, poi messi in apposite teglie e cotti a vapore. Il passaggio seguente avviene nella cella deumidificante, dove il pesce è asciugato dai liquidi in eccesso, quindi si procede alla deliscatura e al taglio in filetti che – un base alla grandezza del pesce – hanno una lunghezza che varia dai 14 ai 17 centimetri.
Una volta sistemati nei vasetti vengono trasferiti nella macchina del sottovuoto, quindi sarà aggiunto l’olio a temperatura. Prima dell’etichettatura ogni vasetto con i filetti è sterilizzato a 121°.

Abbondanza nel Mar Mediterraneo

Lo sgombro è una specie abbondante, con una popolazione vasta e diffusa: negli ultimi anni, la popolazione ittica del mar Mediterraneo è diminuita sensibilmente ma alcune specie come lo sgombro hanno subito meno questo fenomeno. Ciò è rassicurante in merito all’ecosostenibilità della sua pesca e ne permette il consumo sistematico per la dieta umana.

i grammi di proteine per ogni 100 gr di prodotto, ricco inoltre di omega 3 e vitamina D

centimetri, è la lunghezza minima adeguata consentita per la pesca

le porzioni di sgombro consigliate alla settimana per una dieta equilibrata