il nostro
equipaggio
La storia della famiglia Testa ricorda quella dei pescatori de I Malavoglia, il famoso romanzo di Giovanni Verga pubblicato nel 1881. Ma è sempre la realtà a ispirare la letteratura: la pesca dei Testa risale almeno a due secoli fa e ha come teatro il suggestivo porticciolo di Ognina, nel cuore di Catania.
Ancora oggi nel piccolo borgo esiste via Testa, a testimoniare le profonde radici della famiglia e delle generazioni che si sono succedute, scambiandosi il testimone e rispettando l’uso di dare ai figli maschi quattro nomi che si ripetono: Salvatore, Giuseppe, Concetto e Antonino. Nella storia secolare della famiglia, c’è anche posto per un’Agata, donna di polso che, rimasta vedova, assunse il ruolo di capofamiglia.
Coltiviamo
il mare
perché amiamo il mare
Via Testa
Il porticciolo di Ognina è da sempre la casa della famiglia Testa. L’antico porto di Ulisse, divenuto più piccolo dopo la grande eruzione del Trecento, è ancora oggi un luogo pieno di fascino, con la Chiesa Santa Maria di Ognina – da cui la statua della “Bammina” guarda il mare – e i pescherecci pronti a salpare.
Qui, nel piccolo borgo marinaro nel cuore di Catania, a testimonianza di quanto siano profonde le radici della storia della famiglia e delle generazioni che si sono succedute, si trova proprio la via Testa. Qui, oggi, ha sede la società della famiglia.
La flotta
A lungo la pesca si è fatta a vela e soprattutto a remi. È nel 1950 che arriva la prima barca a motore, battezzata – non a caso – Buttafocu, cui seguono Ulisse, Santopadre e Gabbiano.
Negli anni Settanta, in cui si inizia il lavoro con il tonno, si aggiunge alla flotta la motonave Nino Testa, realizzata in legno e lunga trenta metri. Ogni nuova barca porta sempre più a largo, così crescono gli obiettivi e le competenze.
Nel 2002 viene varata l’Atlante – con i suoi quarantadue metri – e tre anni dopo tocca alla Futura Prima, in acciaio, lunga trentotto metri. La più grande si dedica principalmente alla pesca del tonno rosso, coadiuvata dalla seconda che è destinata soprattutto alla pesca del pesce azzurro; entrambe sono spesso coinvolte in campagne di studio e di lavoro in campo marino.